giovedì 9 gennaio 2014

Portali immobiliari: perchè NO!

Il principale "servizio", o presunto tale, che i portali propongono è di offrire agli utenti la possibilità di confrontare gli annunci al fine di scegliere comodamente seduti dal divano di casa. Mi ricorda tanto una pubblicità di come era facile far soldi investendo in borsa mentre si faceva comodamente colazione a casa ... i risultati, ed i dolori, si sono visti e sono tutt'ora visibili: famiglie con risparmi fortemente ridotti, altro che guadagno e protezione, tutt'altro. Ma è veramente possibile "far da sè"? Quanto offrono i portali è veramente un servizio reale, possibile e quindi utile? I portali sono una piazza virtuale in cui tutti possono esporre la propria merce come gli pare e piace, senza regole, senza riferimenti, senza controlli. Ecco allora che ognuno descrive l'immobile come gli pare ( e qui non c'è niente da dire, ci mancherebbe, è la parte emozionale e personale dell'annuncio) e, quel che è peggio, lo misura come crede. Il problema più evidente sta nel calcolo della superficie commerciale: come fare? L'amante del "fai da te" un pò intraprendente e furbo (così si crede) ricerca i rapporti mercantili in rete e usa quelli che maggiormente aumentano la superficie commerciale così da ridurre il più possibile il principale parametro utilizzato per il confronto: €/mq! Non c'è da meravigliarsi visto che questa pseudo tecnica di vendita è stata adottata in passato sia da costruttori che da altri venditori per promuovere un immobile piuttosto che un altro. Questo però non rappresenta un motivo valido per continuare su questa strada completamente sbagliata. Fino a quando chiunque proponga un qualsiasi servizio di confronto non utilizza regole condivise e fondate e non le rispetta o non fa rispettare qualsiasi confronto è IMPOSSIBILE: questo vale per tutti, portali compresi! La soluzione è quindi rappresentata dal "rispetto di regole condivise e fondate": quali sono? Per il calcolo della superficie commerciale si potrebbe partire a chiarire cosa sono, come si calcolano e a cosa servono i "rapporti mercantili"

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