lunedì 27 ottobre 2014

La Banca Dati del Quartier del Piave ... a Roma!!!

Mercoledì prossimo 29 ottobre a Roma, nel corso di un convegno nazionale organizzato da Confedilizia, saranno presentati i "Criteri e modalità per la creazione e la gestione di una banca dati immobiliare in rapporto alla localizzazione sul territorio".

Questo il tema assegnato al dottor Carlo Garbuio, chiamato ad illustrare e spiegare ai responsabili dei tavoli interassociativi provinciali di Confedilizia le modalità con cui è stata realizzata la Banca dati Immobiliare del Quartier del Piave.
La Banca dati immobiliare è stata presentata pubblicamente lo scorso 16 maggio a Pieve di Soligo, in collaborazione a QdPimmobiliare ed ha suscitato da subito molto interesse tanto da venir presentata già a giugno al tavolo interassociativo trevigiano per la riforma del catasto.

Il tavolo di lavoro trevigiano, coordinato da Confedilizia di Treviso, vede la partecipazione di 14 associazioni, ed il dottor Garbuio vi ha partecipato in veste di delegato ANCE e FIMAA/ASCOM Confcommercio. L'interesse è stato tale che ora le modalità di realizzazione di questa banca dati immobiliare locale vengono richieste per valutarne la possibile diffusione in tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di realizzare una riforma del catasto finalmente equa, nell'interesse di tutti.

Togliamo pure i dubbi: una banca dati immobiliare puntuale, precisa, verificabile ... è possibile, ora, ci sono le prove, non è affatto un'utopia ma una possibilità molto concreta. Se non è ancora stata realizzata o se non verrà realizzata in futuro è solo per scelte politiche, professionali e individuali perchè trasparenza, chiarezza ed equità sono valori universali che, soprattutto in Italia, trovano unanime condivisione a livello teorico ma che poi non vengono applicati per interessi di parte, di lobby e individuali, il tutto supportato da alibi e scuse infondate. Risultato? In ambito immobiliare il risultato è un mercato non trasparente e quindi sempre meno sicuro ed attrattivo di investimenti.

La Banca dati del Quartier del Piave dimostra chiaramente come sia possibile raccogliere, selezionare, descrivere e condividere tutte le compravendite immobiliari avvenute in uno specifico territorio in un determinato periodo di tempo. Tutte informazioni utilizzabili in maniera trasparente e sempre verificabile in tutte le attività immobiliari professionali.

Questa puntuale attività di indagine dovrebbe essere già essere operativa, come credono i "non addetti ai lavori" ed, invece, l'esempio di Banca dati immobiliare locale, realizzata dal dottor Garbuio rivela tutte le problematiche del mercato immobiliare italiano che, alla prova dei fatti, non si conosce. Senza la conoscenza del mercato come è possibile ipotizzare una qualsiasi soluzione?

Questi e molti altri problemi, con relative proposte e soluzioni, saranno illustrati mercoledì prossimo a Roma. Perchè in questa occasione, l'interesse è rappresentato dalla rifforma del catasto, ma una Banca dati immobiliare è indispensabile per tutte le attività immobiliari, per tutti gli operatori, per tutti i cittadini italiani ... e stranieri.

(Fonte: www.confediliziatreviso.it).